Intel o AMD: quale processore comprare

Non sai se è meglio Intel o AMD e quindi vorresti sapere quale processore comprare? Allora sappi che sei capitato nel posto giusto poiché in questo articolo andrò proprio a spiegarti come scegliere un processore.

Indice

Come scegliere un processore

Prima di tutto devi sapere che il processore è l’elemento più importante da valutare quando si sta per acquistare un computer. Questo poiché il processore, chiamato anche CPU – dall’acronimo inglese di central processing unit –, è l’unità di elaborazione centrale appunto perché coordina in maniera centralizzata tutte le altre unità di elaborazione presenti che si trovano sia sulle periferiche esterne, come ad esempio sulla tastiera o sul mouse, sia sulle schede elettroniche interne quali, ad esempio, la scheda audio, la scheda video e la scheda di rete.

In aggiunta a fare questo, una CPU normalmente esegue però anche le istruzioni dei programmi, i quali vengono a loro volta “traslocati” dalla memoria secondaria, cioè dall’hard disk, alla più veloce memoria principale, chiamata anche memoria primaria o semplicemente RAM.

Che differenza c’è tra un processore di 100 euro ed un altro di 300 euro?

Diciamo che sostanzialmente è la potenza. Ma in cosa consiste questa potenza?

Consiste nella frequenza di clock, cioè nella velocità del segnale utilizzato per sincronizzare i vari dispositivi elettronici, ma consiste anche nel tipo e nel numero delle istruzioni che il processore è in grado di eseguire (un processore che è in grado di fare anche le moltiplicazioni è più veloce rispetto ad un processore che è in grado di fare soltanto le addizioni), nella velocità con cui il processore in questione scambia le informazioni da e verso la memoria RAM, nel numero di core presenti nel processore stesso, nel rapporto tra le prestazioni e i consumi, nonché nella presenza o meno di altre eventuali tecnologie, come ad esempio l’Hyper-Threading o la Turbo Boost entrambe della Intel.

Che cos’è il clock?

Come peraltro già riportato su Wikipedia, in elettronica il termine clock indica un segnale periodico, cioè che si ripete nel tempo, che viene utilizzato per sincronizzare – proprio come fa un direttore d’orchestra – il funzionamento dei diversi dispositivi elettronici digitali. La velocità o frequenza di questo clock non è altro che il numero di commutazioni tra i due livelli logici “0” e “1” che i circuiti logici interni ad un’unità di calcolo o ad un microprocessore sono in grado di eseguire nell’intervallo di tempo di un secondo. Questa frequenza viene pertanto comunemente espressa in hertz, il cui simbolo è Hz, oppure nei sui multipli normalmente più utilizzati quali:

  • il kilohertz, il cui simbolo è kHz, che corrisponde a 1.000 Hz;
  • il megahertz, il cui simbolo è MHz, che corrisponde a 1.000.000 di Hz;
  • il gigahertz, il cui simbolo è GHz, che corrisponde a 1.000.000.000 di Hz.

Per essere in grado di portare a termine una singola istruzione, come ad esempio una moltiplicazione o una semplice somma, sono però necessari più cicli di questo clock. Ecco quindi spiegato perché più è alta questa frequenza di clock, e più alto sarà, di conseguenza, il numero di operazioni che potranno essere eseguite nello stesso intervallo di tempo. In altre parole, un processore da, ad esempio, 2.000 MHz (cioè da 2 GHz) è migliore rispetto ad un processore da 1.000 MHz (cioè da 1 GHz) solamente perché, nello stesso intervallo di tempo, il processore con una frequenza da 2 GHz è in grado di eseguire esattamente un numero doppio di operazioni rispetto al processore con una frequenza da 1 GHz.

Che cos’è la cache?

Per ridurre il tempo medio di accesso alla memoria RAM, sui processori è presente anche una piccola quantità di memoria temporanea molto veloce che prende il nome di cache (si pronuncia cash) della quale, a seconda del tipo di processore in questione, è possibile trovarne due o tre livelli:

  • la memoria cache L1 (o di primo livello) è collocata all’interno del processore ed è di solito la più piccola, nell’ordine dei kilobyte, ma al tempo stesso è anche quella più veloce;
  • la memoria cache L2 (o di secondo livello) si trova invece tra il processore e la memoria RAM ed è di solito un po’ più capiente rispetto a quella di primo livello;
  • la memoria cache L3 (o di terzo livello) nelle prime implementazioni rappresentava solamente un livello aggiuntivo di memoria mentre nelle più moderne architetture fornisce invece una memoria più capiente ma, al tempo stesso, anche più lenta.

Meglio una CPU a 32 bit o una CPU a 64 bit?

Un’altra caratteristica che contraddistingue un processore da un altro è anche l’architettura con la quale questo viene prodotto. Normalmente, infatti, l’architettura di un processore può essere o a 32 bit, indicata come x86, o a 64 bit, indicata come x86-64 o semplicemente come x64.

Ma che differenza c’è tra una CPU a 32 bit ed un’altra CPU a 64 bit? I termini “32 bit” e “64 bit” in sostanza indicano come vengono gestite le informazioni da parte del processore, ovvero si riferiscono alla dimensione – o meglio alla larghezza – delle variabili che sono presenti in una determinata architettura. Questo, in poche parole, si traduce in una dimensione maggiore dei registri, ma non solo, presenti all’interno di una determinata CPU e, di conseguenza, nelle prestazioni che è possibile ottenere (infatti un processore a 64 bit ha questi registri più “larghi” rispetto ad un comune processore a 32 bit).

Un processore con un’architettura a 32 bit è in grado inoltre di “vedere” solamente 4 GB di memoria RAM, anche se a causa di determinati sistemi operativi non vengono visti tutti ugualmente. In ogni caso tieni presente che oggigiorno la quasi totalità delle CPU che si trovano in commercio è a 64 bit quindi sotto questo punto di vista non ci dovrebbe essere proprio alcun tipo di problema. A tal proposito, dunque, l’unico consiglio che io possa darti è solamente quello di cercare di utilizzare anche un sistema operativo a 64 bit.

CPU single core, dual core, quad core o octa core?

CPU

Il core non è altro che il nucleo elaborativo di un processore. Un dual core, ad esempio, è un processore composto da due nuclei di processori “fisici” montati sullo stesso package, cioè sullo stesso alloggiamento dove vengono inseriti i circuiti elettronici. Ma perché si è arrivati a questo punto? Perché, rispetto all’aumento della frequenza, il parallelismo permette di migliorare notevolmente le prestazioni che è possibile ottenere. Infatti, nonostante da un punto di vista tecnico i 5 GHz siano tranquillamente raggiungibili, gli svantaggi dal punto di vista termico, gli elevati requisiti di raffreddamento, nonché gli elevati consumi, sono fattori che nel creare una CPU non vanno per niente sottovalutati, anzi.

Ma un processore dual core non consuma di più rispetto ad un processore single core? Sebbene un processore dual core richieda mediamente più energia rispetto ad un processore single core, bisogna comunque dire che un processore dual core finirà il lavoro più velocemente rispetto ad un processore single core e questo, in poche parole, si tradurrà in consumi generali che saranno addirittura inferiori rispetto ad una CPU single core.

Inoltre, per avere dei consumi ancora più ridotti, le CPU che sono dotate di più core in genere utilizzano pure delle particolari tecniche che permettono sia di “addormentare” uno o più core quando questi non vengono utilizzati, sia di abbassarne del tutto la frequenza lavorativa in maniera tale da diminuirne il più possibile le richieste in termini di energia.

Questo, però, non vuol dire che un processore dual core da, ad esempio, 2 GHz funzioni a 4 GHz ma semplicemente che ogni core lavora indipendentemente alla stessa frequenza di 2 GHz.
Ma quindi è meglio un processore dual core x64 da 3 GHz oppure un processore quad core x64 da 2 GHz? Diciamo che dipende. Ad esempio un certo processore dual core può avere maggiori prestazioni e/o minori consumi rispetto ad un processore quad core semplicemente perché quest’ultimo lavora con una frequenza più bassa, ma siccome, però, ci sono molti altri fattori da considerare, diciamo che questo non è sempre detto.

Le prestazioni, infatti, dipendono sì dalla frequenza ma anche da come i vari core vengono sfruttati (anche se, secondo me, è sempre meglio puntare su quei processori dotati di una frequenza di clock il più possibile elevata). Inoltre dipende anche dall’uso che uno debba farne. Se, infatti, solitamente si aprono dei documenti Word, si naviga su Internet o, al massimo, si visualizza qualche messaggio di posta elettronica, non credo ci sia il bisogno di comprare un processore da 300 e oltre euro.

Al contrario, se il computer serve invece per giocare con dei videogiochi al massimo dei dettagli e non si vuole scendere ad alcun compromesso, allora sì che oltre ad una buona scheda video ci sarà bisogno anche di un processore particolarmente costoso.

Quale socket acquistare

Ultimo fattore, ma non per importanza, da tenere in considerazione prima di acquistare un determinato processore è il cosiddetto socket che non rappresenta altro che il tipo di alloggiamento che si trova sulla scheda madre e che quindi influenza anche la scelta della marca del processore da comprare. Infatti, un processore AMD può avere, ad esempio, un socket di tipo AM5 e necessita perciò di una scheda madre con socket AM5; analogamente, un processore Intel con, ad esempio, il socket LGA 1700 necessita unicamente di una scheda madre dotata del socket LGA 1700.

Ma quale socket acquistare? Prima di poter rispondere a questa domanda bisogna innanzitutto dire che oggigiorno i principali produttori di processori sul mercato sono solamente due: AMD e Intel.

Intel vs AMD

AMD propone attualmente tre linee di prodotti dedicate agli utenti privati (ma ne esistono anche delle altre): la linea più economica è la Athlon, poi a salire ci sono le APU della serie A che in un unico prodotto integrano CPU e GPU, e infine i processori dotati delle prestazioni migliori che appartengono alla famiglia Ryzen. In ogni caso, se vuoi avere maggiori informazioni riguardo i processori e i socket che propone AMD ti consiglio vivamente di dare un’occhiata a questo apposito articolo.

Per quanto riguarda Intel è possibile trovare invece quattro linee di prodotti dedicate agli utenti privati (ma anche qui ne esistono pure delle altre): la più economica Celeron, l’economica Pentium, la più costosa Core che a sua volta si divide in Core i3, Core i5Core i7 e Core i9, e infine, per chi vuole proprio il massimo, c’è anche la serie Core X. In ogni caso, se vuoi avere maggiori informazioni riguardo i processori e i socket che vengono proposti da Intel ti consiglio vivamente di leggerti questo apposito articolo.

Intel o AMD, quale processore comprare?

Diciamo che non esiste una risposta precisa a questa domanda, anche se io quasi sempre preferisco i processori prodotti dalla Intel. Tuttavia, c’è da dire che i processori prodotti da AMD di solito costano di meno rispetto a quelli della Intel, tant’è vero che nella fascia intermedia di prezzi si trovano per lo più processori della AMD, mentre quelli della Intel hanno un prezzo di partenza mediamente più alto. Comunque, a prescindere dal processore Intel o AMD, ricorda che dipende soprattutto dall’uso che tu debba farne nonché dalla cifra che sei disposto a spendere, fermi restando che se un processore è molto più costoso rispetto ad un altro almeno in teoria dovrebbe garantire delle prestazioni migliori.

In ogni caso, se vuoi acquistare un processore in base alla fascia di prezzo ma non sai però quale processore comprare, ti consiglio allora di dare un’occhiata a questo o a questo articolo rispettivamente per scegliere un processore Intel o AMD, mentre, se vuoi acquistare un notebook, ti consiglio invece di leggerti questo apposito articolo. Infine, se magari volessi conoscere quali sono le caratteristiche del tuo attuale processore, insieme anche a quelle della tua scheda madre, della tua memoria RAM e/o della tua scheda video, ti faccio presente che potresti anche scaricarti l’ottimo programma gratuito chiamato CPU-Z.

CPU-Z

Arrivati dunque a questo punto spero che tu ora abbia le idee un po’ meno confuse rispetto a prima e che quindi adesso tu sia in grado di sapere quale processore acquistare, a prescindere dal fatto se questo sia Intel o AMD.