Che cos’è un hacker

Hai sentito parlare di hacker ma non hai idea di chi siano? Eccoti allora spiegato che cos’è un hacker.

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Che cos’è un hacker

Negli ultimi decenni, il termine “hacker” ha assunto una moltitudine di significati spesso legati ad episodi poco piacevoli come la criminalità informatica o l’intrusione nei sistemi informatici. Ma che cos’è un hacker di preciso? Un hacker (si pronuncia àcher, dall’inglese pirata) è una persona esperta in informatica che utilizza le proprie abilità per accedere a dei sistemi informatici, a delle reti informatiche o a dei dispositivi elettronici con l’intento di scoprire delle vulnerabilità, risolvere dei problemi tecnici o, in alcuni casi, commettere atti illegali come un data breach o la violazione della privacy. Generalmente, però, in base alle loro intenzioni e alle loro azioni, gli hacker possono essere classificati in diverse categorie:

  • hacker etici o white hat (pronunciato uàit at, dall’inglese cappello bianco): questi hacker lavorano per migliorare la sicurezza informatica. Sono assunti dalle aziende, dalle organizzazioni o dai Governi per identificare e risolvere delle vulnerabilità nei sistemi informatici e nelle reti informatiche. Sono chiamati hacker etici proprio perché agiscono in modo legale seguendo un codice etico;
  • hacker di sicurezza o grey hat (pronunciato grèi at, dall’inglese cappello grigio): questi hacker operano in una zona grigia tra la legalità e l’illegalità. Il loro intento è quello di scoprire delle vulnerabilità senza alcuna autorizzazione per poi informare il proprietario del sistema coinvolto chiedendo una ricompensa o un riconoscimento per la loro scoperta;
  • hacker malevoli o black hat (pronunciato blac at, dall’inglese cappello nero): questi hacker agiscono con intenzioni criminali. Possono violare i sistemi informatici per rubare dei dati, diffondere del malware, compiere delle frodi o per altri reati informatici. Le loro azioni sono, perciò, sempre illegali;
  • hacker principianti o script kiddie (pronunciato script chiddii, noti anche come skript kiddie, skiddie, kiddie o skid): questi individui non hanno necessariamente delle competenze avanzate ma utilizzano degli strumenti e/o degli script creati da altri per condurre degli attacchi informatici rudimentali. Sono spesso degli individui di giovane età (kiddie, infatti, deriva dal termine inglese kid, in italiano ragazzo) motivati dalla voglia di provocare dei danni o causare soltanto disturbo;
  • hacker hacktivist (pronunciato àctivist, dalla combinazione delle parole inglesi hacker e activist, in italiano attivista o militante): questi hacker cercano di promuovere delle cause politiche o sociali attraverso degli attacchi informatici. Possono prendere di mira delle organizzazioni o dei siti Internet per esprimere un messaggio o causare delle interruzioni.

È importante notare che il termine hacker può avere diversi significati a seconda del contesto e delle intenzioni dell’individuo in questione. Mentre alcuni hacker lavorano per migliorare la tecnologia e la sicurezza informatica, altri hacker possono invece causare dei danni o commettere dei reati. In altre parole, la distinzione tra gli hacker buoni e quelli cattivi dipende spesso dalle loro azioni e dalle motivazioni che li guidano.

Cosa fa un hacker

Le azioni di un hacker possono variare notevolmente in base alle sue intenzioni e alle sue abilità. Eccoti, comunque, alcune delle attività che un qualsiasi hacker potrebbe svolgere:

  • test di penetrazione (dall’inglese penetration testing, pronunciato penetrèscion testing): in questo caso gli hacker etici conducono dei test di penetrazione su dei sistemi informatici al fine di identificarne le vulnerabilità e le debolezze per migliorare la sicurezza del sistema stesso;
  • scoperta di vulnerabilità: in questo caso gli hacker, sia etici che non etici, cercano delle vulnerabilità nei sistemi informatici, nelle reti informatiche o nelle applicazioni. Queste vulnerabilità possono essere poi sfruttate per ottenere un accesso non autorizzato o causare dei danni;
  • accesso non autorizzato: in questo caso gli hacker malevoli cercano di ottenere l’accesso non autorizzato a dei sistemi informatici o a delle reti informatiche. Per riuscire nel loro intento, gli hacker possono utilizzare varie tecniche, come il cracking delle password, l’ingegneria sociale o l’uso di exploit informatici;
  • furto di dati: in questo caso alcuni hacker cercano di rubare dei dati sensibili o delle informazioni personali da un sistema informatico o da un database. Questi dati possono essere poi utilizzati per scopi illegali, come il furto di identità o l’estorsione;
  • diffusione di malware: in questo caso gli hacker possono creare e diffondere del malware – come virus, worm o trojan – col fine di infettare dei dispositivi elettronici e/o delle reti informatiche. In questo modo possono poi controllare i dispositivi infetti o rubarne i dati;
  • attacco DDoS (dall’inglese DDoS attack, ossia distributed denial-of-service attack, pronunciato distrìbiuted denàil ov sèrvis attàc, letteralmente attacco distribuito di negazione del servizio): in questo caso gli hacker utilizzano una rete di dispositivi compromessi (spesso chiamata botnet) per sovraccaricare un sito o un servizio online con un traffico eccessivo, causandone così delle interruzioni nel servizio;
  • creazione di strumenti e script: alcuni hacker possono sviluppare degli strumenti e/o degli script personalizzati per automatizzare degli attacchi informatici o eseguire dei compiti specifici. Questi strumenti possono essere poi utilizzati da altri hacker o anche dai cybercriminali.

Cosa significa attacco hacker

Un “attacco hacker” è un’espressione utilizzata per descrivere un tentativo, da parte di un individuo o di un gruppo di individui, di compromettere o violare in modo non autorizzato o dannoso un sistema informatico, una rete informatica o un dispositivo elettronico. Questi attacchi possono avere una serie di obiettivi e possono variare in complessità. Alcune delle forme più comuni di attacchi hacker includono l’accesso non autorizzato, il furto di dati, l’utilizzo di ransomware e/o del phishing, l’infiltrazione e lo spionaggio, il defacement (cioè la modifica indebita) e la compromissione dei servizi di cloud computing e dei dispositivi connessi a Internet (meglio noti come Internet delle cose).

Gli attacchi hacker possono avere delle gravi conseguenze in termini di perdita dei dati, danni finanziari, danni alla reputazione e violazione della privacy. Le organizzazioni e le persone devono perciò adottare delle misure di sicurezza adeguate per proteggersi dagli attacchi hacker e mitigarne i rischi.

Cosa vuol dire essere stato hackerato

Essere stato “hackerato” significa che sei stato compromesso da un individuo o da un gruppo di individui che hanno ottenuto l’accesso non autorizzato ai tuoi dati, al tuo sistema operativo, al tuo dispositivo, ad un tuo account, o ad una rete informatica che di solito utilizzi.

Essere “hackerati” può avere delle gravi conseguenze, tra cui il furto e/o la perdita dei dati, la violazione della privacy, l’usurpazione dell’identità, il danneggiamento del sistema e/o della reputazione, ma anche stress emotivo, ricatti, e danni finanziari. Per proteggerti da tutto ciò è importante prendere delle precauzioni adeguate, utilizzando delle password sicure, installando sempre gli ultimi aggiornamenti disponibili e facendo attenzione a tutte le possibili minacce che si possono presentare online. Inoltre, se sospetti di essere stato hackerato, è essenziale agire il prima possibile per ripristinare la sicurezza del sistema coinvolto e dei tuoi dati cambiando, ad esempio, tutte le password che usi.

Conclusioni

Dunque, un hacker è una persona esperta in informatica che utilizza la sua conoscenza tecnica per raggiungere un obiettivo o superare un ostacolo all’interno di un sistema informatico attraverso dei metodi non convenzionali. Mentre il termine “hacker” è spesso associato ad individui che utilizzano le proprie competenze tecniche per violare dei sistemi informatici e accedere a dati non autorizzati, l’hacking (pronunciato àching) può anche essere utilizzato legalmente per raccogliere delle prove o per svolgere delle investigazioni. Tuttavia, a seconda dell’hacker, l’hacking può anche essere impiegato illegalmente come strumento per situazioni che possono essere sia legali che illegali.

Arrivati comunque a questo punto dovresti aver finalmente capito che cos’è un hacker.