Cosa sono gli NFT

Hai sentito parlare di NFT ma non hai proprio idea di cosa siano? Eccoti allora spiegato cosa sono gli NFT.

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Cosa sono gli NFT

Gli NFT, acronimo inglese di non-fungible token (si pronuncia non fùngibol tòchen, in italiano gettone non fungibile o gettone non riproducibile), sono dei particolari certificati digitali volti a stabilire la proprietà di un bene digitale. In parole semplici, gli NFT sono un modo per rendere unico un file. Ciò significa che ogni singolo NFT è esclusivo e non intercambiabile con altri NFT dello stesso tipo. A differenza dei Bitcoin, gli NFT non sono perciò equivalenti tra loro ma possiedono un valore diverso in base alle loro caratteristiche uniche.

A cosa servono gli NFT?

Ammettiamo che io faccia un disegno al computer. Se decido di darne una copia a te, quel file con il disegno poi allora lo avremo tutti e due. In altre parole, non è come quando si compra un quadro fisico che è esclusivamente il mio e quindi lo possiedo solo io. Infatti, se fosse un oggetto fisico – come il quadro della Gioconda – e decido di darlo a te, io allora poi ne rimarrò senza.

Dunque, come già detto, gli NFT servono per rendere unico un file. Ma perché serve rendere unico un file? Semplicemente perché il valore di molte cose è dovuto alla loro scarsità. Basti pensare, ad esempio, ai diamanti: meno ce ne sono in giro e più è alto il loro valore. I file, invece, si possono copiare e quindi lo stesso file può essere condiviso con milioni di persone che avranno, perciò, tutti lo stesso file. Tornando al discorso dell’oggetto fisico, è come se io facessi una copia della Gioconda: sarà sempre una copia in quanto l’originale si trova nel museo del Louvre.

Ecco, dunque, a cosa servono gli NFT: permettono di sapere qual è il file originale di una certa cosa. Ci sono degli artisti che hanno perciò deciso di creare delle opere certificate dagli NFT. L’artista Beeple ha creato l’opera d’arte digitale chiamata “Everydays: the First 5000 Days” (traducibile in italiano come tutti i giorni: i primi 5.000 giorni) che è stata comprata per oltre 69 milioni di dollari.

In questo modo, chi l’ha comprata è sicuro di avere il file originale e non uno dei tanti file possibili. Tra i più famosi artisti italiani c’è Marco Lodola che ha creato un NFT che riporta i Beatles sulle strisce pedonali di Abbey Road. Anche Morgan è stato il primo tra i musicisti famosi a pubblicare un proprio brano come NFT chiamato “Premessa della Premessa”.

L’arte digitale non è però l’unica cosa che viene venduta attraverso gli NFT. C’è chi ha iniziato a vendere i post rari sui social network. Ma perché rendere unico un post su un social network? Perché così quel post acquisisce valore. Ad esempio Jack Dorsey, il creatore di Twitter, ha venduto il primo tweet al mondo – che ha pubblicato lui – per circa 2 milioni e mezzo di dollari. Sono cose uniche, cioè un modo per rendere digitalmente qualcosa di unico che può diventare appunto un oggetto da collezione, proprio come un oggetto fisico che nel tempo acquisisce valore.

Analogamente come avviene per i Bitcoin, non è certo però che gli NFT crescano di valore. Anzi, potrebbero pure scendere e quindi, come ogni proprietà di questo tipo, potrebbe anche essere un investimento rischioso. Certo, è possibile che il mercato degli NFT cresca esponenzialmente nei prossimi anni, ma può anche darsi che potrebbe cadere nel dimenticatoio, magari insieme ad altre criptovalute.

Per cui bisogna fare attenzione a tutte quelle persone che approfittano di queste mode (ci sono delle persone che stanno iniziando a vendere i loro NFT sull’onda della popolarità che questi stanno avendo ma, ovviamente, diversi NFT non avranno poi alcun valore).

Come funzionano gli NFT

Gli NFT funzionano per mezzo delle blockchain, cioè sono legati alla blockchain che si sceglie e, volendo, possono essere scambiati tra gli utenti attraverso delle apposite piattaforme (come, ad esempio, OpenSea) dove è possibile acquistare e vendere degli NFT in modo sicuro e affidabile.

Come creare NFT

Il processo di creazione di un NFT non è complicato ma richiede tempo e impegno, oltre ad eventuali costi da sostenere. Per poter creare NFT devi innanzitutto essere in possesso di un portafoglio digitale (chiamato anche portafoglio elettronico o e-wallet, pronunciato i uòllet) al fine di gestire l’NFT e i guadagni generati dalla sua vendita o dal suo scambio (in denaro reale oppure in criptovalute). Poi devi anche sapere che qualsiasi tipo di bene digitale può diventare un NFT: una foto, un video, una canzone, un file PDF, una emoticon, un brevetto, e così via dicendo.

In ogni caso, i passaggi per creare un NFT sono, sostanzialmente, tre:

  1. la creazione effettiva dell’NFT, scegliendo, cioè, quale tipo di risorsa digitale vuoi trasformare in un NFT;
  2. la trasformazione del file in NFT, ossia la sua coniatura;
  3. la vendita dell’NFT.

La piattaforma Ethereum è stata la prima a introdurre gli NFT ma oggi ne sono disponibili anche delle altre come Cardano e Binance.

Come investire in NFT

Investire in NFT è un po’ diverso da come si investe in criptovalute tipo il Bitcoin o l’Ether. Poiché gli NFT rappresentano dei beni digitali, il modo migliore per investirci è quello di cercare dei progetti che si ritengono interessanti monitorandone, poi, il loro sviluppo nel corso del tempo. Inoltre, è importante ricordare che investire in NFT comporta anche il rischio di perdere tutto il proprio denaro. Pertanto, prima di prendere qualsiasi decisione, assicurati di fare delle ricerche approfondite e di investire solo la cifra che sei disposto a perdere.

Esempi di NFT

Esistono varie tipologie di NFT. Alcuni esempi di NFT famosi sono CryptoKitties e Decentraland:

  • CryptoKitties è un gioco in cui si possono catturare, allevare e vendere dei gatti digitali rari;
  • Decentraland è invece un metaverso in cui gli utenti possono acquistare, vendere e scambiare delle proprietà virtuali.

Un altro esempio di NFT è Axie Infinity, un gioco dove si allevano, collezionano e addestrano delle creature chiamate “Axie”. L’artista Cory Ondrejka, ex direttore creativo di Linden Lab (la software house che ha sviluppato Second Life), ha creato il mondo virtuale Another World dove i partecipanti hanno la possibilità di esplorare o costruire all’interno di un ambiente condiviso.
Infine vale la pena menzionare anche The Sandbox, un mondo virtuale in cui gli utenti possono creare dei giochi e delle applicazioni dando la possibilità agli sviluppatori di monetizzare le loro creazioni grazie alla tecnologia NFT.

Questi sono solo alcuni esempi di cosa è possibile fare con gli NFT. Gli NFT, infatti, possono essere utilizzati per rappresentare qualsiasi cosa, dalle opere d’arte ai video musicali, fino alle licenze software e agli account dei social network. In pratica, gli NFT possono essere utilizzati per tracciare la proprietà di qualsiasi bene digitale.

Conclusioni

Gli NFT hanno rivoluzionato il modo in cui le persone possono acquisire, scambiare e negoziare dei beni digitali. Prima dell’introduzione degli NFT, i beni digitali erano infatti facilmente duplicabili e quindi poco costosi. Adesso, con gli NFT, ogni singolo bene digitale può essere verificato come unico e autentico, rendendolo così molto più prezioso.

Arrivati dunque a questo punto dovresti aver finalmente capito cosa sono gli NFT.